Laboratorio per il dialogo interreligioso e interculturale attraverso le arti
Il Laboratorio prevede la partecipazione di studiosi, artisti, operatori culturali etc. Si esplicherà in percorsi di studio, di ricerca e in attività laboratoriali. Il laboratorio sarà aperto a coloro che hanno seguito il corso istituzionale di Arte e Teologia per i beni culturali e a tutti coloro che siano interessati al tema specifico, purché forniti dei titoli e/o delle competenze richiesti per l’accesso alla Scuola o svolgano un’attività ecclesiale specifica e possano giovarsi dell’arte come strumento di catechesi e pastorale. Gli allievi potranno collaborare ai progetti di studio e ricerca e alle altre attività pratiche previste dal laboratorio secondo modalità e tempi che verranno stabilite all’inizio dell’anno accademico. La partecipazione degli allievi al laboratorio sarà opportunamente certificata.
L’obiettivo è di proporre nell’ambito del Mediterraneo studi e progetti volti a favorire in particolare l’incontro e il dialogo tra le religioni abramitiche. Il laboratorio si articolerà in due ambiti fondamentali: un ambito conoscitivo, di studio e condivisione culturale, ed uno propositivo, mediante l’attivazione di progetti concreti comuni.
Laboratorio di turismo religioso “Progettare il turismo religioso”
Il laboratorio intende sia dare i fondamenti di una formazione tecnica ed operativa, ma anche artistico-teologica, ecclesiale e spirituale, necessarie e imprescindibili per chi voglia dedicarsi a vario titolo alla progettazione di un’attività imprenditoriale nel campo del turismo religioso, avendo particolare riguardo per il turismo sostenibile, e altresì alla valorizzazione, promozione dei beni artistici sacri.
Il Laboratorio di 50 ore si terrà da novembre a maggio, un fine settimana al mese (venerdì pomeriggio e sabato mattina).
Il laboratorio si concluderà con il progetto “Napoli è Mediterraneo”, che si terrà nei mesi di maggio e giugno 2020, in collaborazione con tutti gli indirizzi e i laboratori della scuola, e in particolare con quello inerente al dialogo interreligioso attraverso l’arte.