Arte e teologia per i beni culturali
La prospettiva territoriale e diocesana
In tempi di crisi la riscoperta dei valori e delle risorse artistiche e spirituali in senso ampio della propria terra, e in particolare della propria diocesi, in vista di uno sviluppo umano e sociale oltre che religioso, e di una connessa promozione turistica, può essere una nuova chance per le giovani generazioni, così frustrate di fronte alle odierne e quanto mai esigue possibilità lavorative.
Ciò comporta tuttavia, da parte di coloro che intendono occuparsi di tale particolare impegno culturale ed ecclesiale, l’acquisizione di specifiche e riconosciute competenze. Nell’anno accademico 2015-2016 la Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia prosegue nel suo percorso formativo inerente al dialogo tra teologia e beni culturali, focalizzando in particolare, anche in chiave pratica e operativa, il rapporto col territorio.
Come conoscere, valorizzare, promuovere spiritualmente e artisticamente, ma anche sul piano organizzativo ed economico, turistico e culturale, i beni della propria terra e in particolare della propria diocesi? Quali strategie, quali competenze occorre acquisire e quali percorsi operativi intraprendere?
È questo l’obiettivo della Scuola, articolata in incontri bisettimanali, della durata complessiva di 110 ore di lezione, sviluppata in corsi fondamentali, moduli tematici, e altresì tavole rotonde, incontri con protagonisti, dibattiti e visite guidate, riguarderà nella prima parte del percorso di studi specifici approfondimenti di carattere generale della Teologia dell’arte e dell’architettura e mirate introduzioni all’Ecclesiologia, all’Archeologia cristiana, alla Storia del cristianesimo, all’Iconografia cristiana, all’estetica, alla storia e fruizione delle Arti visive, della musica sacra e delle arti in genere. Riguarderà, invece, nella seconda parte, gli aspetti teorici e pratici della conoscenza, promozione, gestione dei beni culturali del proprio territorio.
L’intento è quello di indicare le professionalità, le strategie, i modelli teorici e pratici, di indicare gli strumenti e le sinergie utili per la valorizzazione artistica, turistica, culturale e religiosa del territorio d’origine, spesso, paradossalmente, trascurato proprio da chi vi abita e che può interessare: guide, promotori culturali, politici, studiosi in genere, e altresì associazioni, agenzie, enti di sviluppo, etc.
All’interno del percorso di studi sarà inoltre possibile scegliere due indirizzi specialistici di perfezionamento: a) progettare il turismo religioso; b) progettare un parco ecclesiale culturale.
I percorsi si focalizzano su discipline innovative quali per esempio:
Professioni e servizi del turismo religioso
Teologia pastorale e spiritualità del viaggio
Religione e fede popolare
Viaggi e pellegrinaggi nell’AT e NT
Legislazione dei beni culturali e del turismo religioso
Economia dell’arte e della cultura
Economia pianificazione e marketing del turismo religioso
Economia dell’ambiente e del paesaggio
Economia delle aziende pubbliche e non profit
Tecniche di fund raising
Principi di politica culturale (del territorio)
Psicologia del turismo
Estetica e teologia della bellezza
Estetica del turismo e dell’ambiente
Principi di arte e teologia
Didattica dell’archeologia cristiana
Iconografia e iconologia cristiana
Educare all’arte: leggere e raccontare l’arte e l’architettura
Conoscere il territorio
Le emergenze artistiche e culturali
Le risorse del territorio, musei, biblioteche, archivi, etc
Turismo rurale e risorse enogastronomiche
Formazione solidale
Analisi statistica del fenomeni turistici
Comunicazione e valorizzazione del patrimonio culturale
Informatica e nuove tecnologie applicate ai beni culturali
Storia della Chiesa e della Chiesa Locale
Principi di ecclesiologia
Ricerca storica del territorio
Musica e luoghi della fede
Musica e turismo
Letteratura, teatro e turismo
Visite guidate e workshop
Attività laboratoriale e project work per entrambi gli indirizzi